Imatinib: leggenda della letteratura medica, ma anche un esempio di fragoroso spreco

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Cari Amici e Amiche,

volevamo portare alla vostra attenzione un articolo apparso su Repubblica il 10 novembre scorso.

Il Glivec o semplicemente Imatinib, ossia il principio attivo, è il farmaco del miracolo.

Il primo farmaco diretto specificatamente contro la proteina anomala che causa la leucemia mieloide cronica, un cancro del sangue che fino a ieri raramente lasciava scampo (tre anni dopo la diagnosi metà dei pazienti erano morti).

Oggi la LMC è una patologia che non uccide più e anzi, l’aspettativa di vita dei malati equivale a quella del resto della popolazione.

 

Farmaco leggenda, ma anche esempio fragoroso di spreco, con alcune eccezioni virtuose.

In Italia il costo del Glivec era di 3.147 euro la scatola da 120 compresse, pari a 26 euro a pillola.

Con sconti vari si arrivava a 15 euro, ovvero 1.800 euro al mese per ciascun paziente. In Italia i pazienti sono più di 15.000.

Le Regioni hanno pagato a Novartis più di 27 milioni di euro al mese, ossia tra 320 e 400 mio all’anno dal 2001.

Nel dicembre 2016 il brevetto Novartis è scaduto. E gli ospedali potevano iniziare a usare il farmaco generico. Cosa è successo?

La maggior parte delle Regioni se la sono presa molto comoda.

Paesi come il Canda e la Corea del Sud sono passati subito al Generico.

In Italia il Piemonte si è adeguato subito con un risparmio pari al 97%, indicendo una gara tra le aziende produttrici del generico prima della scadenza del brevetto; altre regioni ci hanno messo mesi a scegliere l’azienda vincitrice; altre non hanno ancora concluso la procedura.

Tutto questo incide enormemente sui costi del nostro SSN!

Tra i virtuosi che sono passati subito al Generico spicca l’azienda ospedaliera del San Gerardo di Monza che si è attivata subito per avere il Generico.

Il Prof. Carlo Gambacorti, che noi pazienti chiamiamo affettuosamente “il Gamba” e che è a capo dell’Ematologia ha procurato alla Regione Lombardia un risparmio di quasi 250 mila euro al mese.

Il nostro Gamba è tra i primi 3 ricercatori nel mondo che ha iniziato lo studio dell’Imatinib.

Dopo aver trascorso anni tra Usa, Canada e Germania è rientrato in Italia e ha iniziato la sperimentazione.

I pazienti hanno fatto la fila per entrare nei suoi protocolli.

Oggi grazie al farmaco generico i pazienti continuano a ricevere cure adeguate e la Regione risparmia non poco pagando una compressa 39,40 centesimi anziché 15 euro.

Tuttavia ad oggi non tutte le Regioni si sono ancora adeguate.

Perché così tanto spreco di denaro che può essere investito nella ricerca?

Repubblica 10 novembre 2017: http://www.repubblica.it/venerdi/articoli/2017/11/09/news/farmaci_prezzi-180643277/?ref=search